mercoledì 3 giugno 2020

TUTTI IN PIAZZA IL 27 GIUGNO CON LA PALESTINA CHE RESISTE!



       


TUTTI IN PIAZZA IL 27 GIUGNO CON LA PALESTINA CHE RESISTE!! 
Aderiamo all'iniziativa promossa dall'UDAP (Unione Democratica Arabo-Palestinese)

Alle compagne e ai compagni, alle organizzazioni e alle forze democratiche e progressiste di questo Paese, ai cittadini, singoli e associati, ricordiamo che il prossimo 5 giugno ricorrerà il 53° anniversario della guerra dei sei giorni o “al-Naksa” (la sconfitta); guerra che ha irrimediabilmente aggravato la tragedia palestinese iniziata con la (Nakba) del 15 maggio 1948.
Il 5 giugno del 1967, infatti, Israele occupò diversi territori arabo-palestinesi, provocando centinaia di migliaia tra morti, feriti, prigionieri, sfollati e profughi. Questa guerra offrì all’occupante l’occasione di cancellare interi villaggi palestinesi e di iniziare l’espansione coloniale partendo da Gerusalemme est fino alla Cisgiordania.
Entrambe le guerre, la Nakba e la Naksa, hanno comportato una indebita occupazione di alcuni territori arabi e palestinesi (si vd. la risoluzione n. 242 del Consiglio di sicurezza del 1967) dando il via ad una incontrollata conquista israeliana della regione
Questa occupazione con il passare degli anni sembra consolidarsi sempre di più in presenza di un assordante silenzio da parte della comunità internazionale. Il presente status quo ha determinato e determinerà:
- la morte del diritto internazionale (il rispetto delle risoluzioni internazionali, il diritto di autodeterminazione dei popoli, il rispetto dei diritti umani, etc. etc);
- gli insediamenti israeliani e l’annessione dei nuovi territori palestinesi rendono impossibile trovare una presunta soluzione politica, giusta ed equa, per i palestinesi.
Il popolo palestinese, sia in patria che nella diaspora, ricorda in questi giorni il 72° e 53° anniversario della tragedia palestinese. Sono pagine nere della storia dell'umanità e dei popoli. Si è assistito inermi ad una tragedia internazionale e alla costituzione di una entità sionista israeliana e alla sua incontrollata espansione nella terra dalla Palestina. Tale entità poggia sulle rovine dei villaggi palestinesi e città, sui sassi delle nostre case e col sangue dei massacri delle milizie sioniste contro il popolo palestinese, scacciato e ancora oggi disperso nelle varie zone del Mondo.

Alle compagne e ai compagni, organizzazioni e forze democratiche e progressiste di questo Paese,  ai cittadini singoli e associati  chiediamo di manifestare per:

1) ricordare la tragedia del popolo palestinese affinché esso rimanga vivo per testimoniare la gravità del crimine commesso a danno popolo palestinese con la complicità anche dei Paesi europei.
Le conseguenze della tragedie continuano ancora in modo atroce, perdurano i crimini di guerra e contro l'umanità che Israele perpetra a danno del popolo palestinese; continua la confisca e l'annessione delle nostre terre, e ora con un piano impunemente dichiarato alla luce del sole di annettere anche la Valle del Giordano, continua l'ingiusto assedio della Striscia di Gaza; continua l'espansione con la costruzione di sempre nuovi insediamenti destinati ai coloni israeliani sulla nostra terra occupata; prosegue la politica della distruzione delle case dei palestinese come forma di punizione collettiva; continuano le incarcerazioni senza processo, come le uccisioni illegali sulle strade dei palestinesi; continua la permanenza dei profughi palestinesi in condizioni di miseria e disumane nei campi profughi dentro e fuori la Palestina, privati del loro diritto al ritorno.

2) affermare le indubbie ed evidenti responsabilità (storiche, politiche, sociali e giuridiche) dell’Unione europea. Per questa ragione chiediamo all’Europa di ripristinare i diritti fin qui negati al popolo palestinese e a restituire loro, proprietari originari, la patria usurpata. L’Unione europea dovrebbe essere chiamata a porre fine al suo palese e chiaro sostegno all'occupazione israeliana a livello diplomatico, militare e politico opponendosi a questa non più sopportabile violenta ingiustizia che si esplica in continui e sempre più frequenti atti di aggressione e di assedio contro il popolo palestinese.

3) chiamare sempre l'Unione Europea a sostenere la resistenza del popolo palestinese al fine di ripristinare i suoi diritti nazionali e umani a partire dal diritto all’autodeterminazione e al ritorno in patria. La resistenza all'occupante straniero è infatti un diritto inalienabile previsto e garantito da tutte le leggi e le convenzioni di organismi internazionali. L'Unione Europea è inoltre chiamata a prendere una posizione decisa e coraggiosa per porre fine all'assedio contro la popolazione della Striscia di Gaza che patisce indescrivibili sofferenze costretta nella morsa della violenza, della povertà, della fame. Chiediamo, inoltre, che si ponga fine alle tribolazioni dei prigionieri palestinesi rinchiusi a sfregio di ogni diritto, nelle carceri israeliane dove subiscono in continuazione brutali e spietati atti di violenza.

Crediamo fermamente che sia giunto il momento affinché l'Unione Europea si adoperi seriamente e con determinazione per cancellale le conseguenze della Nakba e la Naksa e per combatter ogni forma di razzismo, apartheid e colonialismo in tutta la Palestina storica.
E' urgente e necessario che l'Europa coerentemente, con i principi che stanno alla base della sua costituzione, affronti e ponga fine ai crimini di guerra, alle politiche razziste e oppressive attuate da Israele nei confronti dei palestinesi.
E' giunto il tempo di porre fine all'occupazione della Palestina e dare giustizia al nostro popolo.

Invitiamo le compagne e i compagni, le organizzazioni e le forze democratiche e progressiste di questo Paese, i cittadini, singoli e associati, a unirsi a noi, da qualsiasi parte d’Italia, sabato 27 giugno, alle ore 18.00, per sostenere una manifestazione collettiva, e nel pieno rispetto delle regole sanitarie del momento, volta a sostenere la causa del popolo palestinese e che resiste contro l’occupante.

Invitiamo la collettività tutta a organizzarsi, all’interno delle singole regioni, in un movimento solidale e spontaneo per dare una voce importante , un segnale di appoggio e un sostegno alle popolazioni oppresse.
Ogni piccolo contributo e partecipazione rappresenterebbe un segnale importante per difendere il diritto internazionale e democratico.

Nella speranza che tutti possano sentirsi coinvolti in questa manifestazione, chiediamo la più ampia partecipazione a questo progetto, senza distinzione alcuna.

Qualsiasi forma di partecipazione in tutta la Penisola italiana, organizzata o spontanea che sia, avrà sia un indubbio effetto volto a sensibilizzare le istituzioni, europee e nazionali per porre fine a tali barbarie e sia contribuirà a dare un forte sostegno al popolo palestinese che continua a lottare in Patria e non.

Ogni nostra azione, grazie ai social media, avrà un impatto significativo in ogni parte del mondo. Con pochi e semplici strumenti: un cartello in piazza, un megafono o una bandiera, è possibile far sentire la nostra voce che combatte contro le ingiustizie mondiali. 

UDAP Nazionale 

29 maggio 2020