giovedì 22 novembre 2012

SANESE E FORMIGONI: si sta arrivando alla cupola.

Nell’ambito dell’inchiesta Maugeri interrogato ieri per 12 ore, come testimone, Nicola Maria Sanese,  da 17 anni segretario generale della Regione Lombardia, con uno stipendio attuale di oltre 200 mila euro l’anno.
E’ da più di un anno che sollecitiamo l’attenzione sul segretario generale della Regione Lombardia che è da 17 anni l’eminenza grigia di Formigoni e il depositario di informazioni particolari sulla attività della giunta. Anche questa volta i fatti ci danno ragione. Le nostre richieste e denunce si dimostrano più che mai valide. In Regione Lombardia non si muove foglia che Sanese non voglia. Ex andreottiano, ex sottosegretario ai servizi segreti, seleziona attentamente i dirigenti, li riunisce costantemente per indicare loro come raggiungere obiettivi, con modalità e procedure da cui non si deve sgarrare. In 17 anni sono stati emarginati o messi in condizione di lasciare quelli non disposti alla subordinazione e all’obbedienza.
Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di potere costituito da dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente fedeli al servizio delle politiche e degli interessi di Comunione e Liberazione , della Compagnia delle Opere e del Pdl. Sanese ha instaurato in questi anni una sorta di paternalismo aziendalista ed autoritario che neppure in aziende private è più in vigore.
Alla luce delle ultime vicende giudiziarie i tentativi di Sanese e ‘Compagnia’ di sostenere il ‘buon governo’ di Formigoni dopo gli scandali sulla sanità lombarda e sulla corruzione relativa alla discarica di amianto di Cappella Cantone non fanno che aggravare la loro posizione. Come non dimenticare la lettera pubblica dei dirigenti regionali a sostegno dell’operato di Formigoni che di fatto era stata imposta da Sanese (una mail comunicava a tutti i dirigenti il testo che si dava già per condiviso, e si chiedeva solo di segnalare la eventuale NON ADESIONE), o gli 80.000 euro di soldi pubblici sprecati per pubblicare su 4 quotidiani uno spot che difendeva la sanità regionale, ormai inefficiente e pervasa dalla corruzione, o gli incontri vis a vis con Sanese che ‘quadri’ e il resto del personale ‘fedele’ potevano ‘prenotare’ in giorni prestabiliti e in numero contingentato.
Il fondo, poi, si è toccato  lo scorso 29 ottobre, dopo l’insediamento-farsa della nuova giunta. Sanese ha convocato tutto il personale della giunta in videoconferenza annunciando l’intervento personale di Formigoni (per aprire la sua campagna elettorale?). Si sono usati strumenti pubblici per fare propaganda usando strutture pubbliche.
Formigoni e Sanese continuano ad operare indisturbati in Regione Lombardia e a sperperare denaro pubblico anche grazie al silenzio assordante delle opposizioni, tutte impegnate nei giochi di palazzo per riprendersi il potere o conquistarsi poltrone. Seguiranno a breve altri comunicati sulle situazioni specifiche.
SU LA TESTA l’altra Lombardia
22 novembre 2011

domenica 18 novembre 2012

LIBERTA' per i compagni arrestati il 14 novembre!

Le mobilitazioni devono continuare fino al raggiungimento degli obiettivi minimi. Senza tregua. I poliziotti e i carabinieri responsabili dei violenti pestaggi del 14 novembre NON dovranno restare IMPUNITI. Cercavano il morto come a Genova nel 2001. Abbiamo visto con i nostri occhi la cieca e brutale violenza dei poliziotti a Roma . Abbiamo visto u...
n drappello di sbirri guidati da un "panzone" in borghese con manganello ed elmetto che si accanivano indiscriminatamente contro persone inermi e purtroppo indifese. Dovranno pagare caro e tutto. Continuiamo a costruire organismi di CONTROPOTERE. Unificare tutte le lotte frammentate. Unificare a livello europeo tutte le iniziative contro il CAPITALE e la borghesia. NON farsi intimorire dalla repressione statale. La lotta continua, NON è che l'INIZIO!

venerdì 16 novembre 2012

14 novembre eccezionale mobilitazione di decine di migliaia di studenti precari lavoratori pubblici e privati contro il governo Monti e le politiche affamatrici del capitale internazionale

Roma 14 novembre eccezionale mobilitazione di decine di migliaia di studenti
precari lavoratori pubblici e privati contro il governo Monti e le politiche
affamatrici del capitale internazionale. Bloccata la città per tutto il giorno.
NON E' CHE L'INIZIO La polizia interviene con brutalità cercando di disperdere
un corteo di migliaia di persone, usando una violenza inaudita contro giovani
inermi. Nonostante la censura di tutti gli organi di stampa senza eccezione abbiamo assistito ad una mobilitazione di massa con pochi precedenti. Il nuovo
proletariato oggi ha compiuto un importante passo in avanti verso
l'autorganizzazione e la presa di coscienza collettiva del proprio stato.
Nonostante le burocrazie politiche, sindacali e la cecità politica e culturale
dei gruppi e dei sindacati extraconfederali oggi si è riusciti ad estendere la
mobilitazione oltre le quattro ore e a liberare per l'intera giornata intere
aree della città di Roma e di altre città italiane. Siamo solo all'inizio

LIBERTA' per i compagni arrestati il 14 novembre. Le mobilitazioni devono
continuare fino al raggiungimento degli obiettivi minimi. Senza tregua. I
poliziotti e i carabinieri responsabili dei violenti pestaggi del 14 novembre
NON dovranno restare IMPUNITI. Cercavano il morto come a Genova nel 2001.
Abbiamo visto con i nostri occhi la cieca e brutale violenza dei poliziotti a
Roma . Abbiamo visto un drappello di sbirri guidati da un "panzone" in borghese con manganello ed elmetto che si accanivano indiscriminatamente contro persone inermi e purtroppo indifese. Dovranno pagare caro e tutto. Continuiamo a costruire organismi di CONTROPOTERE. Unificare tutte le lotte frammentate. Unificare a livello europeo tutte le iniziative contro il CAPITALE E la borghesia. NON farsi intimorire dalla repressione statale. La lotta continua, NON è che l'INIZIO!

sabato 10 novembre 2012

Dall'odio di classe all'odio tra sigle

Gravissima è la responsabilità politica di quei sindacati extra-confederali che non hanno nè promosso, nè aderito allo sciopero generale europeo del 14 novembre. Dimostrano cecità politica, inadeguatezza, incapacità di analizzare le contraddizioni, insensato settarismo e chiusura colpevole da setta burocratica impotente. Questi sindacatini per l'ennesima vol...
ta privilegiano la concorrenza tra loro e anzichè organizzare la lotta di classe, i loro "gruppi dirigenti" privilegiano la lotta insensata per l'egemonia sul nulla che rappresentano. L'italia è l'unico paese europeo colpito dalla crisi che non ha ancora dato una risposta adeguata alla violenta campagna anti -proletaria del capitalismo mondiale. Non lasciamo soli i lavoratori greci, spagnoli e portoghesi.Trasformare lo sciopero del 14 novembre in sciopero generale prolungato. NON RISPETTARE le indicazioni del sindacato confederale. ASSEDIARE I CENTRI DI POTERE ECONOMICO E POLITICO!

giovedì 8 novembre 2012

7 novembre 1917 - 7 novembre 2012 Anniversario della Rivoluzione Proletaria in Russia!

Mai come in questi tempi, questa data si è dimostrata attuale. La rivoluzione socialista del 1917 costituisce l'esempio concreto della possibilità della presa del potere da parte delle classi sfruttate. Per la prima volta nella storia nel 1917 in Russia, il Proletariato prende il potere, abbattendo lo stato feudal-capitalista. Ciò si è reso possibile grazie all'organizzazione capillare dei proletari, con la guida del Partito bolscevico ( comunista ) russo. Questa data va celebrata e non ritualizzata, perchè i suoi insegnamenti sono attualissimi. Oggi stiamo vivendo una profonda crisi strutturale voluta e gestita dal capital-imperialismo che sta affamando il mondo e mettendo in crisi tutte le conquiste che il nuovo proletariato, a livelloglobale, aveva realizzato negli ultimi 50 anni. La crisi attuale è la crisi del sistema capital-imperialista mondiale da cui si può e si deve uscire solo con una rivoluzione del nuovo proletariato che rovesci gli attuali modelli di sviluppo basati sul liberismo e sul neo-riformismo conservatore ( PD, SEL, CGIL-CISL-UIL ecc.). Oggi più che mai è valido l'insegnamento per cui il DOVERE di OGNI RIVOLUZIONARIO è fare la rivoluzione nel proprio paese contro il Kapitale, il neo-riformismo e mettendo al bando ogni pratica e teoria del "pacifismo". Il capitalismo si basa e si conserva praticando una violenza sistematica e complessa contro le classi sfruttate. Contro questo stato di fatto c'è solo una risposta: ORGANIZZARE IL CONTROPOTERE PROLETARIO e COSTRUIRE UN NUOVO PARTITO COMUNISTA all'altezza delle nuove esigenze delle classi sfruttate per abbattere l'attuale sistema democratico-borghese basato sulla violenza e sullo sfruttamento.Oggi Il miglior modo per celebrare la Rivoluzione Socialista Russa è quello di operare con metodo ed intelligenza per organizzare l'abbattimento di questa forma-stato iniqua e violenta. " BEN SCAVATO VECCHIA TALPA" !!!!!!!

mercoledì 31 ottobre 2012

Costruire CONTROPOTERE e autoorganizzarsi per gestire lo SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA

Lo sciopero "generale" di sole 4 ore indetto dalla CGIL per il 14 novembre è un'enorme buffonata manipolatoria ed inconcludente, oltre che inutile ed inefficace. E' la quarta o quinta volta che la CGIL finge di proclamare scioperi "generali" o mobilitazioni di sabato per evitare che si dispieghi un ampio conflitto sociale contro i provvedimenti criminali anti-proletari del governo Monti e Berlusconi. Sono scioperi che hanno generalmente scarsissime adesioni, perchè non hanno precisi obiettivi rivendicativi e vengono proclamati solo per contenere il malcontento degli iscritti e dei lavoratori. Stesso ragionamento vale per la maggior parte dei sindacatini extra-confederali che si muovono senza prospettiva e senza obiettivi precisi badando solo al loro inutile orticello di pseudo-consensi. Bisogna dire basta a queste scadenze rituali che finiscono per essere dannose per tutto il nuovo proletariato. Il 14 novembre lo SCIOPERO GENERALE SARA' di 24 ore a livello europeo e , se i rapporti di forza e il livello di mobilitazione lo permetteranno, dovrà essere a tempo indeterminato fino al raggiungimento di alcuni obiettivi minimi: 1) ritiro della contro-riforma delle pensioni 2) ritiro del blocco dei salari nel settore pubblico 3) ritirare il blocco dell'adeguamento annuale delle pensioni 4) risolvere il problema degli esodati 5) Abrogazione della modifica dell'art.18 e art.8 ( deroga contratti e statuto dei lavoratori) 6) Aumenti generalizzati dei salari nel settore privato e pubblico, ormai fermi da 4 anni. Questi gli obiettivi minimi ed immediati. Attorno ad una piattaforma precisa e con obiettivi chiari i lavoratori si mobiliteranno come in Grecia, Spagna e Portogallo. SCIOPERO GENERALE EUROPEO per un INTERNAZIONALISMO del nuovo proletariato, a prescindere dai sindacati confederali. Costruire CONTROPOTERE e autoorganizzarsi per gestire lo SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA fino al raggiungimento degli obiettivi minimi! Non facciamoci intimorire e prescindiamo dai vincoli legislaivi imposti dalla legge 146. Perchè i sindacati del trasporto urbano scioperano il 16 novembre e non il 14 novembre?(chi glielo ha imposto?), perchè la FIOM non ha ancora spostato ufficialmente la data al 14 novembre? perchè alcuni sindacatini della scuola non scioperano il 14 novembre? ecc.ecc. Spezzettare le mobilitazioni e gli scioperi costituisce una scelta grave, colpevole e criminosa. Chi si assume la responsabilità di fare queste scelte compromissorie e complici del sistema di sfruttamento, si assume una pesante responsabilità politica e morale nei confronti della classe lavoratrice. Liberiamoci dalle catene della compatibilità economica e ricominciamo a combattere contro la schiavitù del lavoro salariato.IL 14 NOVEMBRE BLOCCARE LA PRODUZIONE IN ITALIA E IN TUTTA EUROPA, RIPRENDIAMOCI LA VITA. ISOLARE E CIRCONDARE I CENTRI DI POTERE ECONOMICO E POLITICO!

Taranto - ILVA un altro omicidio sul lavoro

Taranto - ILVA un altro omicidio sul lavoro: responsabili sono Riva e i suoi servi, compresi i sindacati confederali (CISL in testa ) che hanno sottoscritto nel 2010 un accordo con l'azienda che prevedeva, fra l'altro, una diminuzione degli addetti ( da 3 a 1 ) per le operazioni svolte dall'operaio assassinato dalla violenza dei rapporti di produzione capitalistici. Il tutto nel nome dell'aumento della produttività( leggi aumento dello sfruttamento). L'ILVA, con padron Riva e i suoi complici dei sindacati confederali pagheranno caro prima o poi. La memoria della classe operaia è lunga e non perdona!

venerdì 26 ottobre 2012

IMPONIAMO LO SCIOPERO GENERALE

PROPOSTA a tutti i sindacati extra-confederali, alla sinistra CGIL e ai militanti comunisti e di sinistra collocati all'interno delle varie organizzazioni sindacali: facciamo pressione e chiediamo con forza la proclamazione di uno SCIOPERO GENERALE (vero) di 24 ore per il giorno 14 novembre 2012 in concomitanza dello SCIOPERO GENERALE già proclamato da tutti i sindacati in Grecia, Spagna e Portogallo. Contro le politiche antiproletarie del capitale internazionale, contro il massacro sociale del governo Monti-Napolitano Bersani e Berlusconi, contro le politiche brutali dell'Unione Europea, per imporre una vera tassa patrimoniale che inizi a colpire le grandi ricchezze, per imporre un controllo sulle banche che hanno causato la crisi, ecc. organizziamo il primo sciopero generale unitario EUROPEO. Sarebbe una buona pratica per iniziare un nuovo internazionalismo proletario. Costruire organismi di contropotere e blocchiamo tuttti i gangli del potere il giorno 14 novembre 2012! Per contrastare e battere la violenza delle politiche del Capitale, Organizzare CONTROPOTERE e riprendiamoci le città. IMPONIAMO LO SCIOPERO GENERALE

Le mani di Formigoni e “Compagnia” sulla Regione

Le mani di Formigoni e “Compagnia” sulla Regione
La nuova giunta Formigoni si presenta peggio della precedente
La prima deliberazione della nuova giunta è vergognosa
Apparentemente tutto è cambiato, perché tutto rimanga come prima
Si è trattato di un’operazione buffonesca condotta da politicanti indagati e screditati .
La nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni”

Perché diciamo che uno dei primi atti di questa giunta di destra, la Delibera n. IX/4184 del 22.10.2012 avente per oggetto ‘VI provvedimento organizzativo 2012’,  è vergognoso?
Per i seguenti documentati motivi:
1.  Si afferma la volontà di diminuire gli organici e il numero di dirigenti sentite le Organizzazioni Sindacali. NON E’ VERO. Le organizzazioni sindacali e le RSU non sono state né sentite né consultate. Troviamo molto grave e singolare che il primo atto della nuova giunta sia quello di attaccare il livello occupazionale. Facciamo presente che negli ultimi dieci anni l’organico della giunta è già diminuito di oltre 2000 unità.
2. Sono previste per i componenti delle segreterie politiche retribuzioni spropositate rispetto alle retribuzioni medie dei funzionari regionali. Infatti:
a.  Per i responsabili  delle segreterie politiche è prevista una retribuzione corrispondente alla categoria dirigenziale C3 (la più alta)
b.  Per il responsabile della segreteria del presidente la retribuzione della categoria C3 dirigenziale è aumentata del 50%
c.  Per i semplici collaboratori delle segreterie è prevista una retribuzione fino alla categoria economica D6 che è la massima categoria per i funzionari. Da notare che molti funzionari laureati e professionalmente esperti non raggiungono neppure a fine carriera questo livello economico
3. E’ una iattura avere confermato ancora Sanese alla Segretaria generale. Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di potere costituito da dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente fedeli al servizio delle politiche e degli interessi di Comunione e Liberazione , della Compagnia delle Opere e del Pdl. Sanese ha instaurato in questi anni una  sorta di paternalismo aziendalista ed autoritario che neppure in aziende private è più in vigore.  Scalzare questo sistema di potere è un obbligo prima di tutto dei cittadini e di qualche parte della politica che ne abbia la volontà.
Non si è avuto nemmeno la decenza di cambiare il responsabile del personale ed altri dirigenti molto discussi in quanto facenti parte dello ‘stock’ di 31 dirigenti entrati in Regione con un concorso dichiarato nullo ed attualmente oggetto di un esposto alla Magistratura.
Infine è stata riconfermata tutta la dirigenza uscente.

Ecco chi sono alcuni ‘tecnici’ nominati da Formigoni, alcuni con evidenti conflitti di interessi e altri con cumuli di incarichi.

GIOVANNI BOZZETTI assessore al Commercio, Turismo e Servizi.   Al momento della sua nomina è vicepresidente di  Difesa Servizi S.p.A. , società formalmente costituita con legge 23 dicembre 2009, interamente di proprietà del ministero della Difesa che gestisce i beni, l’immagine, le attività e – non ultimo – gli acquisti delle Forze armate per un totale di quattro miliardi di uscite a cui va aggiunta la capacità di spesa dovuta alle entrate. La società, le cui quote sono interamente in mano al ministero , è stata fortemente voluta dall’allora ministro La Russa (di cui Bozzetti è da sempre uno stretto collaboratore come dichiara egli stesso sul suo sito). E’ amministrata dal consiglio di amministrazione, composto da otto consiglieri scelti dal ministro che ha l’ultima parola anche sulla nomina dei dirigenti. Tutte le spese della Difesa sono un affare privato perché il consiglio di amministrazione è in grado di operare con un consistente margine di discrezionalità e di autonomia e, in particolare, senza alcun controllo da parte del Parlamento.  Tra i compiti principali di questa società la gestione del ricchissimo patrimonio immobiliare. Il consiglio può ristrutturarlo o aprirci persino degli alberghi, tranne venderlo, mentre i terreni del demanio militare sono disponibili per nuove centrali energetiche “da fonti rinnovabili”.  A norma di Statuto nessuno dovrà dimettersi dalle poltrone già occupate.
GIUSEPPE ELIAS assessore all’agricoltura. E’ titolare di una azienda agricola nel lodigiano ed è da dieci anni un convinto sostenitore degli OGM. Da un intervista pubblicata su Terra e Vita del giugno 2008 “Qual è la sua risposta a chi ritiene gli ogm dannosi per la salute o per l’ambiente? È una tesi assolutamente infondata. Non esiste una ricerca seria che dimostri che gli ogm siano dannosi per la salute  o per l’ambiente. Al contrario, oltre dodici anni di utilizzo dimostrano gli importanti benefici che derivano dalle  colture sviluppate grazie alle biotecnologie e comprovano, allo stesso tempo, che il loro impiego è sicuro.”
ANDREA GILARDONI assessore a Infrastrutture e Mobilità. E’ presidente dell’osservatorio dei COSTI DEL NON FARE che supporta l’attività dello sviluppo di infrastrutture quali la Pedemontana, l’alta velocità Milano-Verona, il termovalorizzatore di Rimini, la quarta corsia Milano-Bergamo, l’impianto a carbone di Torrevaldaliga nord ecc…. Il Gilardoni ha anche scritto un libro sui costi del mancato sviluppo del nucleare in Italia!
Ma la cosa più sorprendente è la riconferma di Giuseppe Grechi come delegato del presidente per la Trasparenza. Tra i suoi compiti il coordinamento delle attività di comitati, commissioni, organi che hanno a che fare con procedure che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, le autorizzazioni all'attività estrattiva (cave) e le gare d'appalto.  Dopo gli arresti di Nicoli Cristiani, Locatelli e Rotondaro per corruzione e traffico di rifiuti illeciti , dopo il sequestro della discarica di Brescia e  di Montichiari per gestione dei rifiuti in violazione alle prescrizioni di legge,  è quanto meno di cattivo gusto l’aver scelto di  riconfermare questa persona ex presidente della Corte di Appello di Milano. Il suo nome emerge nell’inchiesta romana sulla cosiddetta loggia segreta P3 per le ‘disinvolte’ telefonate con Pasqualino Lombardi giudice tributarista e con Arcangelo Martino entrambi finiti in carcere nel 2010, insieme all’ex piduista Flavio Carboni, che secondo la tesi della Procura di Roma erano componenti di una loggia segreta che pilotava le nomine dei Magistrati. Grechi non è coinvolto, ma la sua figura non esce bene da questa storia. Anche perché la presunta P3 aveva puntato sulla nomina di Marra alla successione di Grechi alla presidenza della Corte di Appello di Milano, che viene nominato presidente e poi si  dimette a seguito del coinvolgimento nell’inchiesta P3. E’ lo stesso Marra che riammette la lista Formigoni alle elezioni regionali 2010 nonostante le oltre 600 firme false.
Inauguriamo la nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni” . Cercheremo di monitorare tutte le dichiarazioni che d’ora in poi Formigoni farà sul “buon governo della Regione Lombardia”
Bestiario n. 1
Non si ferma la sfacciataggine di Formigoni, come si suol dire ‘non tiene vergona’. Ieri ha dichiarato al convegno dell’Agenzia di ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica che le continue e pesanti riduzioni di bilancio dello Stato sulla ricerca sanitaria possono mettere in grande difficoltà anche la Lombardia, unica grande Regione in pareggio di bilancio da molti anni. Si è dimenticato di dire che i ticket sanitari sono tra i più alti in Italia e che sono aumentati ultimamente e che almeno questi aumenti potevano essere evitati visto che l’inchiesta sulla Fondazione Maugeri di Pavia, che vede indagato lo stesso Formigoni  per corruzione aggravata, ipotizza che quasi 70 milioni di euro siano stati sottratti e trasferiti all'estero.

Milano, 26 ottobre 2012

SU LA TESTA l'altra Lombardia

domenica 14 ottobre 2012

CACCIARE FORMIGONI E LA SUA CRICCA!


Lunedì 15 ottobre ore 20.30 TUTTI A MILANO sotto il Palazzo Lombardia per SGOMBERARE Formigoni e la sua giunta!

Da anni denunciamo gli intrecci criminosi fra le politiche del centro-destra e la criminalità organizzata (n'drangheta in particolare) . L'ultimo arresto dell'assessore Zambetti per aver comprato voti da un clan della n'drangheta conferma quanto sia infiltrata dal malaffare l'attuale giunta lombarda e una parte del Consiglio regionale. Ben 14 fra assessori e consiglieri regionali sono stati o arrestati, o inquisiti o indagati. Si può affermare che è presente nell'ente regione Lombardia una vera e propria associazione a delinquere.
Formigoni (comunione e liberazione) e la sua cricca al governo da quasi 20 anni ha occupato in modo capillare tutti i luoghi di potere e sottopotere, collocando amici di partito, parenti e servi a vario titolo. Il tutto nella quasi totale mancanza di opposizione politica e sindacale. Sono aumentati i privilegi dei dirigenti della regione ( quasi tutti di comunione e liberazione e in gran parte inadeguati) e sono sensibilmente peggiorate le condizioni dei lavoratori dell'ente.
La sanità lombarda è diventata un feudo di Formigoni e della lega. I Tickets sanitari sono sensibibilmente aumentati. La qualità delle cure sanitarie non è migliorata. Si sono privilegiate le strutture sanitarie private-convenzionate che hanno succhiato milioni di euro ai cittadini( vedi scandalo dell'ospedale S. Raffaele e della fondazione Maugeri).La rete dei trasporti dei lavoratori pendolari è pessima.
La corruzione è il dato preponderante di questa giunta di centro-destra che non tiene vergogna e copre la sua inadeguatezza e incapacità con l'arroganza volgare del suo presidente e dei suoi servi sciocchi. Formigoni e “compagnia” non vogliono mollare l'osso perché ci sono in gioco interessi milionari legati all'Expo 2015 e alle attività legate allo smaltimento dei rifiuti e dell'amianto in particolare. Ora BASTA, solo la mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini può determinare e accelerare la cacciata di Formigoni e della sua cricca di fedelissimi. L'opposizione istituzionale non è sufficiente senza una costante mobilitazione di massa che ripristini in regione Lombardia almeno il minimo delle regole istituzionali.


SU LA TESTA l'altra Lombardia

Milano, 14 ottobre 2012

laltralombardia@laltralombardia.it
www.laltralombardia.it

mercoledì 26 settembre 2012

Fascismo e revisionismo storico

La stampa locale di Cremona non dà spazio o rimuove informazioni come la sentenza con cui la Cassazione vieta il saluto romano, ma dedica mezza pagina alla notizia di un volantinaggio-presidio di casa Pound, nota associazione di estrema destra, ampiamente foraggiata da Alemanno e da parte di ambienti del Pdl, che in alcuni casi si è resa nota per le azioni violente e aggressive dei suoi militanti. Il tutto, non firmato e privo di qualsivoglia, anche minimo, cenno critico rispetto all’attività di questa associazione di estrema destra che non disdegna apprezzamenti positivi sul famigerato ventennio fascista e pratica alcune attività non propriamente democratiche. Non solo, l’unico quotidiano cartaceo della provincia pubblica un mio intervento sul revisionismo storico, togliendo riferimenti importanti, quali il carattere criminale e violento del sig.Muti, tragicamente noto durante il ventennio per le sue imprese violente e criminali. Inoltre, ultima ( per ora) ciliegina sulla torta, pubblica una risposta al mio scritto, una lettera critica nei miei confronti di tal Pelizzoni, che dal basso della sua ignoranza storica fa scempio delle oggettività storiche e cerca confusamente di porre sullo stesso piano idee tra loro contrapposte e ignorando che l’ultima guerra mondiale è stata vinta non solo dagli USA e dai suoi alleati occidentali, ma anche dall’Unione Sovietica che ha contribuito a liberare metà Europa dal nazi-fascismo, entrando tra l’altro per prima nel campo di concentramento di Auschvitz, liberando i pochi sopravvissuti dallo sterminio dei nazisti. Altro discorso è la valutazione profondamente critica che io dò sull’esperienza politica dei paesi dell’est con un sistema economico e sociale che ha poco a che vedere con la dottrina marxista rivoluzionaria.
Questa è storia e storia dei vincitori, il resto è ciarpame oggettivamente reazionario e fascista, anche se mascherato da falsa equidistanza. Voglio aggiungere che il direttore del suddetto quotidiano cartaceo risponde con una frettolosa nota al mio scritto, ma si guarda bene dal commentare lo “scritto” del suddetto Pellizzoni, prendendo di fatto posizione.
Occorre continuare la battaglia contro i rigurgiti di fascismo e di fascisti e contro l’istituzionalizzazione del Revisionismo Storico, tenendo ferma,come premessa ineludibile, che con i fascisti e i loro “oggettivi” complici NON SI DISCUTE.
Con i fascisti i rapporti si sono chiusi il 25 Aprile 1945.

Giorgio Riboldi - SU LA TESTA l’altra Lombardia

18 settembre 2012

Simboli fascisti e revisionismo storico

Antefatto
Il sindaco del comune di Voltido, in provincia di Cremona, ha fatto restaurare lo stemma del comune, affrescato sulla facciata del municipio, e ha mantenuto visibile il fascio littorio presente nello stemma che dal dopoguerra in poi era stato opportunamente occultato.   

Quello che sta accadendo a Voltido è vergognoso e demenziale. Il sindaco e la giunta dovrebbero dimettersi. Nella nostra provincia, come del resto in tutto il paese è in atto una pericolosa operazione di “revisionismo storico”, dovuta non solo ad ignoranza arrogante, ma anche ad una precisa scelta politica di sottovalutazione dei crimini fascisti. Inoltre si ignora la Costituzione italiana che mette al bando il fascismo, la ricostituzione del partito fascista e l’esibizione dei suoi simboli. Ogni democratico, anche non di sinistra dovrebbe attenersi a questi dati oggettivi e incontrovertibili. Il resto è fuffa e ignoranza. L’ignoranza produce reazione e fascismo con ingredienti razzisti.E inaccettabile e assurdo che certa stampa dia spazio a lettere di chiaro stampo fascista, come quella pubblicata oggi su un quotidiano locale, in cui si esalta la figura di Muti, noto criminale fascista e assassino. Questa non è par condicio, ma provocazione arrogante. Si vuole far passare l’apologia del fascismo per libertà di stampa. Si pubblicano lettere di un gruppo come Forza Nuova, come se questa fosse un ” normale” gruppo politico. FN non lo è, come hanno dimostrato parecchi documenti pubblicati in questi anni su più siti( tra cui il nostro) e organi di stampa. Non si può mettere sullo stesso piano i crimini fascisti e la lotta di Resistenza, come sempre più spesso accade alla faccia della storia e dell’intelligenza politica. Non si possono e non si devono mettere sullo stesso piano forze e simboli fuori legge con i gruppi e le posizioni della sinistra comunista. Questa si chiama manipolazione e forzatura strumentale della storia, oltre che violazione della Costituzione. Chi dà spazio a queste posizioni rischia di diventarne complice. Comunque i fascisti NON PASARAN, costi quel che costi

SU LA TESTA l'altra Lombardia

la fabbrica Arvedi (Cremona), come tutte le altre, funziona per fare profitto con lo sfruttamento dei lavoratori e costituisce un problema per l'ambiente

La questione dell'emissione di diossina, micropolveri e microparticelle nella fabbrica del sig.Arvedi ha avuto, fra gli altri risultati, quello di far sorgere una sorta di pensiero unico e totalitario in difesa del titolare dell'azienda. Questo pseudo-pensiero criminalizza tutti quelli che, anche timidamente, vogliono far emergere le problematiche negative conseguenti l'emissione di diossina e altro, anche se dentro i limiti di legge, e la questione dell'inquinamento acustico. Temi questi più volte sollevati dai cittadini delle aree limitrofe e oggetto di un esposto da parte di alcune associazioni ambientaliste e mai presi in considerazione né dall'azienda, né tanto meno dal Comune e dalla Provincia di Cremona e neppure da CGIL (FIOM sempre più subordinata e silente), CISL E UIL che si preoccupano più dell'immagine della ditta che non della salute degli operai e dei cittadini. Si è creata una sorta di timore riverenziale attorno al ruolo di Arvedi, titolare dell'acciaieria, ma anche con interessi nella stampa locale, finanziatore del museo del violino, proprietario di una squadra di calcio e sponsor di parecchie iniziative. Insomma attorno all'acciaieria Arvedi si respira un clima insopportabile di paternalismo apparentemente bonario, ma sostanzialmente autoritario e ricattatorio. NOI VOGLIAMO CONTRIBUIRE A SPEZZARE QUESTO CLIMA, nonostante vi sia la copertura e l'avallo delle maggiori organizzazioni sindacali.
Ma ritorniamo al problema dell'emissione di diossina e altre sostanze: secondo l'azienda, le istituzioni locali e CGIL,CISL e UIL il problema non sussisterebbe perché le rilevazioni fatte dall'ARPA di Cremona avrebbero registrato una quantità di emissione dentro i limiti di legge, comunque le emissioni ci sono. Ma questi signori sanno, come sostengono alcune associazioni ambientaliste, che le diossine, le microparticelle e le micropolveri con gli anni possono influire negativamente sull'organismo, anche se assunte in piccole quantità? Questi signori sanno che la UE ha posto come limite oggettivo accettabile la soglia di 0,1 ng/m3, mentre la rilevazione recente dà un dato superiore (0,16), QUINDI FRA 4 ANNI SARA' FUORI LEGGE RISPETTO ALLE NORME DELL'UE? Questi signori sono al corrente dei danni che può provocare un costante inquinamento acustico sul piano dell'equilibrio psico-fisico? Basterebbe ascoltare i cittadini di Spinadesco e Cavatigozzi, che da anni subiscono questo supplizio. Secondo l'Arpa e il suo capo Beati, l'acciaieria non sarebbe assolutamente inquinante e di questa affermazione ne fa un'ideologia, basta recuperare alcune sue generiche affermazioni sul tema. Ma a nessun partito o sindacato viene in mente di ricordare che cos'è l'ARPA, da chi sono nominati i suoi dirigenti (direttamente da Formigoni), delle gravi responsabilità che l'ARPA di Cremona ha avuto nel contribuire a concedere l'autorizzazione della discarica di amianto di Cappella Cantone, che il numero 2 a livello regionale
(Rotondaro) di questo organismo è stato in galera per corruzione e altro? Per non dimenticare sul piano più generale tutto ciò che è accaduto in termini di malaffare durante “il regime di Formigoni” riguardo le questioni ambientali. Quindi l'ARPA non è un organismo autonomo in questo contesto e le sue deduzioni hanno valenza relativa. Per valutare obiettivamente la reale situazione di inquinamento all'acciaieria Arvedi occorre un organismo terzo e veramente indipendente, che compia analisi, studi e controlli reali. Tale struttura dovrebbe essere composta da tecnici, scienziati ed esperti non invischiati in trame affaristiche locali e non. Aggiungiamo un altro fatto che a noi sembra quantomeno curioso: periodicamente i rilevamenti (come previsto dall'AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale) li fa la ditta Arvedi, almeno 2 volte l'anno e “naturalmente” non è mai stato evidenziato nulla di irregolare.
In sostanza un problema Arvedi esiste e non solo per noi, come dimostrano le seguenti dichiarazioni di Angiolini, Balestreri e Talamazzi, medici dell’ISDE – Medici per l’Ambiente – Sezione di Cremona: “E' normale che i limiti di legge per le emissioni al camino vengano rispettate. Il contrario sarebbe appunto "inammissibile". Diossine, furani e metalli pesanti sono sostanze che si accumulano nella catena alimentare ed hanno un’emivita molto lunga, cioè, una volta assorbite, impiegano molto tempo (anni) per essere eliminate….. Il rispetto dell’attuale limite di legge non garantisce la protezione della salute umana, ma rappresenta un compromesso fra esigenze produttive e tutela della salute stessa. Anche per molte altre sostanze i limiti sono stati abbassati nel corso degli anni (es. : arsenico, benzene, ecc)….. E’ vivacemente dibattuto il limite da adottare per le diossine emesse da acciaierie: 0,5 ng/m3 per Regione Lombardia; 0,1 per la C. E. (che considera le acciaierie di seconda fusione al pari degli inceneritori), limite che entrerà in vigore in Italia nel 2015. I cittadini parlano giustamente del limite "europeo" di 0,1 e non di quello adottato da Regione Lombardia. Come vediamo un paio di rilievi del 2009 (secondo tabella pubblicata dal quotidiano La Provincia di Cremona) superano comunque gli 0,1 ng/m3 (0,16), e quindi non sono "ben al di sotto" del limite di legge. Invece di criminalizzare i cittadini, le Istituzioni a nostro avviso, dovrebbero comprendere i timori della popolazione e tutelarla con indagini autonome (reti di monitoraggio, matrici alimentari, indicatori di bio-accumulo, ecc.), come già avvenuto a Brescia e Trento, dove si effettuano dosaggi sugli ortaggi, sulle polveri depositate nel perimetro degli stabilimenti, nei sedimenti fluviali, nella fauna ittica, ecc.. Due rilievi all'anno al camino non sono sufficienti per caratterizzare l'impatto ambientale e sanitario di questo tipo di emissioni. L'affermazione dei sindacati sulla salute dei lavoratori non ha validità scientifica in assenza di indagini epidemiologiche appropriate, di cui andrebbero resi noti i risultati in forma anonima. Riteniamo pertanto che l'informazione dei lavoratori e dei cittadini non sia stata diffusa correttamente e che ciò sia la causa principale delle incomprensioni e delle tensioni in atto”.
Non saranno certo le minacce e i ricatti a fermare la denuncia politica e culturale contro la pericolosità dell'acciaieria. Né tanto meno i ricatti fatti dall'azienda che minaccia di chiudere se non cessano le polemiche che offuscano la sua immagine. Noi sappiamo che questo è un pretesto per nascondere le difficoltà di Arvedi sul piano della concorrenza internazionale. Infatti Cina e India stanno immettendo sul mercato europeo tipi di acciai molto concorrenziali sul piano della qualità e dei prezzi. Questa è la verità che nessuno osa buttare in faccia “al padrone” e che sindacati, tutti i partiti e i politici non prendono neppure in considerazione, impegnati come sono (chissà perché...) a tenere “bordone” ad Arvedi e a fare dichiarazioni agghiaccianti sulla necessità di chiudere questa polemica. SAPPIANO che checché ne pensi qualche parlamentare della zona, NON CI PUO' ESSERE SCAMBIO TRA SALUTE E LAVORO, SAREBBE UN RICATTO CRIMINALE e chi lo dovesse accettare sarebbe complice di un crimine!
SU LA TESTA - L'altra Lombardia
giugno 2012

domenica 24 giugno 2012

Formigoni se ne deve andare

La nostra Associazione SU LA TESTA l’altra Lombardia è dal mese di novembre 2011
che, dopo lo scandalo per corruzione relativo alla discarica di amianto di Cappella Cantone, insisteva perché fosse chiarito il ruolo di Formigoni in questa vicenda e in quella altrettanto pesante relativa al San Raffaele e alla sanità lombarda in generale. Allora chiedemmo le dimissioni di Formigoni con notevole lungimiranza. Ora le nostre richieste e denunce si dimostrano più che mai valide. Il presidente della giunta lombarda se ne deve andare. Meglio sarebbe se fosse cacciato a furor di popolo dai cittadini fin qui fin troppo dormienti sulla vicenda. Formigoni, come da noi più volte ipotizzato e dimostrato, non poteva non sapere quanto stava succedendo nella sanità lombarda e non poteva ignorare quanto stava facendo il suo ex-assessore Nicoli-Cristiani riguardo la discarica di Cappella Cantone. D’altra parte tutte le delibere e gli atti che hanno” snellito” l’iter autorizzativo della discarica sono stati approvati dalla sua giunta e quindi da lui. Vuoi mai che la magistratura stia andando ancora più a fondo anche su questa vicenda, grazie anche all’esposto fatto a suo tempo da Cittadini contro l’amianto? Da tutti questi fatti una cosa emerge chiaramente: La giunta Formigoni non è più legittimata a guidare una regione come la Lombardia. SE NE DEVE ANDARE, O DOVRA’ ESSERE SCACCIATA DALLA MOBILITAZIONE POPOLARE, con buona pace di quella parte dei suoi dirigenti ricattati o asserviti, o soggiogati dall’eminenza grigia sig.Sanese, che hanno firmato una lettera a sostegno dell’operato di Formigoni. Noi stiamo dalla parte di quel 18% di quei dirigenti che si sono rifiutati di vendere anima e cervello!
Giorgio Riboldi per SU LA TESTA l’altra Lombardia

p.s Per chi fosse interessato, siamo in grado di fornire il testo della lettera e i nomi dei dirigenti firmatari, a dire il vero, non tutti di stretta osservanza CL. Sanese direttore generale della Regione Lombardia, ex-andreottiano, ex sottosegretario ai servizi segreti è la vera eminenza grigia di Formigoni e della sua giunta. In regione da 17 anni non si muove foglia che lui non voglia. I dirigenti sono da lui attentamente selezionati. Riunisce costantemente i dirigenti per indicare loro come raggiungere obiettivi, con modalità e procedure da cui non si deve sgarrare. In 17 anni sono stati emarginati o messi in condizione di lasciare quelli non disposti alla subordinazione e all’obbedienza. Il suo stipendio supera i 200.000 euro l’anno.

23 giugno 2012