giovedì 11 dicembre 2014

FUORI DALLA SARDEGNA E DALL'ITALIA GLI OCCUPANTI DELLA NATO, DELL'IMPERIALISMO E COLONIALISMO EUROPEO, USA E ISRAELIANO. MANIFESTAZIONE A CAGLIARI IL 13 DICEMBRE 2014

L'attuale fase politica interna ed internazionale è estremamente complessa, difficile, e con risvolti drammatici.
All'interno del nostro paese le politiche economico-sociali del governo di centro-destra di Renzi-Berlusconi-Alfano proseguono con iniziative legislative contro il nuovo proletariato che tendono a peggiorare sempre di più le condizioni materiali dei lavoratori e a togliere i diritti acquisiti con anni di lotte (basti pensare alla nuova legge sul lavoro che, di fatto, elimina l'art.18, mantiene il precariato facendo credere di abolirlo ed introduce, legalizzandoli, strumenti di controllo a distanza dei lavoratori e così via peggiorando...).
Sul piano internazionale la situazione è ugualmente grave e ancora più drammatica. L'imperialismo europeo, con Germania e Gran Bretagna in testa appoggiati dagli USA, da mesi provoca ed interviene in Ucraina finanziando ed appoggiando gruppi armati ad egemonia neo-nazista con il fine di annettere l'Ucraina all'UE e condizionare e ricattare il governo russo con improbabili sanzioni che si ritorceranno contro l'Europa stessa.
L'Ucraina è uno dei paesi più importanti, dal punto di vista strategico, sia per la sua posizione geografica in Europa, sia perché da lì passano importanti gasdotti che trasportano il gas in alcuni paesi dell'Europa occidentale.
L'imperialismo USA continua in modo intenso e costante a sostenere e finanziare gruppi terroristici in Siria, Iraq, Libia e Yemen con il fine di destabilizzare, controllare e sottoporre a propria egemonia tutta l'area del Medio Oriente ed il Nord Africa, territori ricchi di petrolio e di gas.
Gli USA non si limitano a sostenere queste bande armate criminali, ma destabilizzano continuamente l'Egitto ed intervengono direttamente con bombardamenti nel Nord Iraq, in Siria ed al confine con la Turchia. Un ragionamento a parte meriterà la Turchia come base strategica dell'imperialismo USA ed europeo.
Infine, ma non per ordine di importanza e drammaticità, abbiamo la situazione della Palestina che diventa ogni giorno più critica dopo l'ennesima invasione israeliana di Gaza e le continue aggressioni ed omicidi di palestinesi, non solo combattenti.
L'ultimo gravissimo episodio è l'omicidio di un ministro palestinese da parte delle truppe occupanti israeliane, avvenuto l'altro giorno nel corso di una pacifica manifestazione vicino al Muro della Vergogna che il governo criminale di Israele ha costruito negli ultimi dieci anni. Ricordiamo, inoltre, che i corpi speciali criminali israeliani sono spesso addestrati nelle basi e nei poligoni sardi prima di compiere le loro efferate aggressioni.

E' in questo contesto che facciamo appello ad aderire e partecipare alla manifestazione di Cagliari contro l'occupazione militare del territorio sardo, per il blocco delle esercitazioni, per la chiusura di TUTTE le basi militari di NATO, USA e ITALIA (Decimomannu, Teulada, Capo Frasca, Perdasdefogu ecc...) e per la bonifica dei territori inquinati e devastati a seguito delle criminali esercitazioni militari.

Questa manifestazione assume ancora maggiore importanza a seguito della recente decisione di costruire a Teulada nuove strutture per esercitazioni finalizzate al contrasto della guerriglia urbana.

Un motivo in più per mobilitarsi e manifestare: l’Italia, facendo parte della Nato, deve destinare attualmente alla spesa militare in media dai 52 ai 72 milioni di euro al giorno, a seconda delle fonti.
C'è di più, secondo gli impegni assunti recentemente dal governo italiano, nel quadro dell’Alleanza Atlantica, la spesa militare dovrà essere portata come minimo al 2% del pil, che equivarrà a oltre 100 milioni di euro al giorno. Questo significa meno soldi per scuola, assistenza, sanità, formazione, ricerca e nuovi sacrifici per i lavoratori. BISOGNA FERMARLI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!

SU LA TESTA l'altra Lombardia
www.laltralombardia.it





Le adesioni di partiti, associazioni e organizzazioni alla Manifestazione Nazionale di Cagliari devono essere inviate alla mail manifestada.natzionale@yahoo.it


Il programma della giornata è il seguente:
1° Sit-In - Porto Militare zona Molo Icnusa e Piatza Darsena. Dae sa h. 9.30 a sas 11.
Corteu - dae sas h. 11 a sas h 12
2° Sit-In - Palazzo della Predidenza e Giunta Regionale, viale Trento. Dae sas h. 12 a sas h. 16


giovedì 30 ottobre 2014

Roma 29/10/2014
VIOLENZE POLIZIESCHE ordinate dal GOVERNO di RENZI.
SPAZZIAMOLO VIA!
Il governo del capitale mostra la sua vera faccia. A Roma vengono aggrediti dalla polizia gli operai delle acciaierie di Terni.. Questo è il vero volto del governo di Renzi e della sua banda di ministri "inventati". Bisogna reagire a queste violenze con metodi direttamente proporzionali..... Non si può più essere governati da soggetti loschi, incapaci ed inadeguati come Renzi, Poletti, Madia, Boschi, Picierno, Alfano ecc.Chi rappresentano questi individui ambigui ed arroganti se non le lobbies del capitalismo nazionale ed internazionale? Lavoriamo per costruire uno sciopero generale vero che fermi tutto il paese finchè non vengano ritirati tutti i provvedimenti contro il nuovo-proletariato e finchè il governo reazionario e autoritario di Renzi non sia spazzato via dalla mobilitazione! COSTRUIRE CONTROPOTERE!!

giovedì 9 ottobre 2014

COMBATTERE IL GOVERNO RENZI CON TUTTI I MEZZI. BOICOTTARE LA LEGGE-DELEGA SUL LAVORO!


    Notizie

    L'APPROVAZIONE AL SENATO DELLA LEGGE SUL " lavoro" costituisce un'ulteriore passo avanti verso una deriva autoritaria e antidemocratica del governo del reazionario Renzi. Si tratta comunque di un'approvazione NON DEFINITIVA essendoci ancora molti passaggi parlamentari prima che divenga applicabile.
    Con la volontà di abolire sostanzialmente l'art.18 ( l'abolizione non è ancora esecutiva, ma lo sarà solo quando saranno approvate dai due rami del parlamento tutte le norme applicative inerenti la legge delega approvata ieri) e col rendere sempre più precario e ricattabile il rapporto di lavoro, il governo del capitale vuole ridisegnare, attraverso questo pacchetto di norme anti-proletarie, i rapporti di forza tra capitale e lavoro a favore del capitale.
    Comunque su questa scandalosa legge l'ultima parola non è stata ancora detta.
    Se saremo in grado di organizzare una forte ed estesa mobilitazione e scioperi UNITARI diffusi in tutti i luoghi di lavoro si potrà fermare questo ulteriore attacco a diritti acquisiti con anni di lotte e sacrifici. NON dobbiamo delegare la lotta ai giochini parlamentari, perchè in parlamento NON esiste nessuna formazione politica che rappresenta gli interessi di classe dei lavoratori. La stessa opposizione del Movimento 5 stelle è stata lodevole, ma insufficiente, non essendo stata supportata da un movimento di massa. Lo squallido e complice comportamento di un gruppo di senatori del PD dimostra quanto siano inutili e di facciata certi atteggiamenti parolai e politicisti di aree parlamentari slegate totalmente dal mondo del lavoro . Questi individui hanno dichiarato la propria contrarietà alla legge-delega, ma poi l'hanno votata per timore di far cadere Renzi. Questi sono complici del governo a tutti gli effetti e come tali vanno considerati. RIPRENDIOMACI NELLE MANI IL NOSTRO DESTINO.
    COSTRUIRE CONTROPOTERE!!

giovedì 18 settembre 2014

CONTRASTARE L'ATTACCO FINALE ai DIRITTI ACQUISITI dei LAVORATORI

Il governo Renzi(governo che rappresenta gli interessi di gran parte del capitale), con la complicità del delinquente Berlusconi e con la super-visione di Napolitano, sta predisponendo lo svuotamento definitivo dello Statuto dei lavoratori ed in particolare dell'art.18, cercando di far approvare un pacchetto di misure ( Jobs act ) che in realtà costituiscono provvedimenti che introdurrano maggior precarizzazione e minori tutele per il nuovo proletariato. Si sta tentando di compiere questa operazione divisoria, giustificandola col fatto che contribuirebbe a rilanciare l'economia dell'Italia e che produrrebbe nuovi posti di lavoro.
Questa è una tesi falsa e manipolatrice della realtà. Infatti risulta evidente a chi non è animato da malafede che introducendo la libertà di licenziamento e maggiore precarietà non si rilancia di certo l'economia capitalistica, nè si produrrebbe un posto di lavoro in più. Solo una diminuzione dell'orario di lavoro a parità di salario e una riforma radicale del sistema pensionistico libererebbero una certa quantità di posti di lavoro. La verità è che si sta cercando da tempo di ridisegnare, a favore del capitalismo, i rapporti di classe che si erano configurati dopo le lotte dei lavoratori di tutte le categorie negli anni '60 e '70. Contrastare questi processi, imposti dal capitalismo e dalll'Unione Europea è un compito che spetta a tutti i lavoratori precari e a tempo indeterminato, ai giovani, agli studenti, ai disoccupati e ai pensionati. La loro mobilitazione autorganizzata e unitaria è l'unica arma per battere i progetti del capitalismo italiano e internazionale e dei governi europei che lo rappresentano. L'unità di classe di tutte queste categorie sociali è l'unica risposta ai tentativi di divisione e di contrapposizione fra lavoratori "più garantiti" e quelli precari fino ai disoccupati.
Prima che questo provvedimento diventi legge occorre bloccare luoghi di lavoro e città, come già successe nel 2002 quando si impedì che l'art.18 fosse smantellato.
COSTRUIRE le CONDIZIONI per UNO SCIOPERO GENERALE fino al ritiro della proposta di legge!!!!

Milano 18 settembre 2014

domenica 18 maggio 2014

Pensiero del giorno:CENSURA, RAZZISMO,MENZOGNE e MANIPOLAZIONE

In questo periodo di campagna elettorale si leggono (o non si leggono) più idiozie del solito. 
I mass media, i politicanti al servizio del potere, i sub servi politicanti sempre al servizio del potere si occupano di cose più grandi della loro portata intellettiva (Renzi, Meloni, Salvini, Alfano, il delinquente Berlusconi, l'indagato per associazione a delinquere Formigoni ecc.). 
Ma una cosa accomuna tutti questi individui: l'odio sviscerato per il Movimento 5 stelle e in particolare per Grillo. Sono diverse le modalità con cui si cerca di annientare, di ridicolizzare o ignorare questo movimento (con cui, RIBADIAMO, noi non abbiamo nulla a che fare), ma quella che ricorre più frequentemente consiste nel far precedere "comico" al nome di Grillo. Questi servi del sistema a cui si affiancano frequentemente IL MANIFESTO e alcuni individui della lista sedicente alternativa, usano il termine " comico " con tono dispregiativo e quindi razzistico, come se essere delinquenti o mafiosi tipo Berlusconi, Dell'Utri, Cosentino ecc. ecc. fosse meglio e più rispettabile che essere comici. Ma si sa quando si è poco colti, poco intelligenti, molto politicanti e sostanzialmente servi dei servi, ogni argomento è buono pur di galleggiare sempre come gli stronzi.

da rischiocalcolato.it
Il PD se avesse usato contro i governi Berlusconi un terzo della foga e della radicalità con cui le sue show-girls e l'ebetino Renzi (privi di argomentazioni politiche) attaccano il Movimento 5 stelle, forse il delinquente pregiudicato non sarebbe durato 12 anni al governo. Ma si sa che il consociativismo e le complicità economico-truffaldine hanno un prezzo (PD,PDL-CL gestiscono insieme Compagnia delle Opere, Cooperative, Expo spa ecc. ecc.).

Quando negli anni '80 era presidente degli USA Ronald Reagan, ex-comparsa di Hollywood semi-analfabeta in politica e non solo, i servi dei mass-media MAI si azzardavano ad usare toni canzonatori o spregiativi contro la "comparsa" Reagan che doveva leggere sul "gobbo" anche i discorsi più brevi e generici, rendendosi tragicamente comico (lui si).

COSTRUIAMO CONTROPOTERE!

Milano, 18 maggio 2014

domenica 27 aprile 2014

(mala?) SANITA' a CREMONA ...

aprile 2014
dopo il caso di questi giorni di  Dario Piovani, morto al pronto soccorso di Cremona (leggi l'articolo di cronaca del quotidiano locale http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/87499/Muore-al-Pronto-Soccorso--Malore.html), riproponiamo un testo scritto nel maggio 2012


http://www.laltralombardia.it/public/2012/cuzzoli.html

Sanità lombarda: lo strano caso di Cuzzoli, neo primario del Pronto Soccorso dell'ospedale di Cremona
Non è la prima volta che la sanità lombarda dà ‘asilo’ a dirigenti fortemente criticati e costretti a lasciare il proprio posto di lavoro in altre Regioni. L’ultimo episodio eclatante è stato quello di Alessandra Massei, la ciellina socia in affari di Daccò, l'amico di Formigoni ora in carcere, che prima di approdare negli uffici delle programmazione sanitaria della Regione Lombardia si era dimessa da direttore amministrativo dell'ASL 12 di Venezia dopo le pressioni del mondo politico, dal Pdl a Rifondazione Comunista, ed uno sciopero generale, il primo nella storia contro la dirigenza dell'ospedale, di CGIL, CISL e UIL con corteo di oltre duemila persone. Ma questa é un'altra storia su cui torneremo prossimamente.
Passiamo al 'caso' della sanità cremonese.
Antonio Cuzzoli è primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cremona dal novembre 2011. E’ stato presentato con grande enfasi insieme agli altri tre nuovi primari, sempre assunti lo scorso novembre, dal direttore generale Simona Mariani, che gli ha assegnato il compito di rivedere la parte organizzativa del Pronto Soccorso cremonese e di quello dell’Oglio Po.
La biografia di Cuzzoli recita “dal 2004 direttore di struttura complessa di Pronto Soccorso negli ospedali di Tarquinia, Civitavecchia e Viterbo” e se andiamo a vedere bene la sua storia qualche domanda uno se la può fare sul perché si è scelto proprio questo dottore per fare il primario in un ospedale della Lombardia.
Nel novembre 2004 l’ex commissario straordinario dell’ASL Roma F, Domenico Pasta, nominava primario facente funzione del Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia il dottor Piaggio, a seguito dell’aspettativa chiesta dal primario in carica dottor Pugliese. Subito dopo il Pasta emanava una nuova delibera in cui nominava primario del Pronto Soccorso in via definitiva il dottor Antonio Cuzzoli in quanto era risultato idoneo ad un concorso 15 mesi prima (a cui peraltro aveva partecipato anche il dottor Piaggio).
Il dottor Piaggio fa causa all’ASL e il TAR, a gennaio del 2007, gli dà ragione. La nomina di Cuzzoli a primario del Pronto Soccorso di Civitavecchia viene annullata perché la ASL aveva attinto ad una rosa di candidati non creata ad hoc per lo specifico caso, ma già esistente. Da notare poi che la commissione esaminatrice incaricata di valutare i titoli e l’esperienza dei candidati al primariato del Pronto Soccorso di Civitavecchia aveva considerato Cuzzoli privo dell’esperienza oggetto del bando e aveva dato al suo “rivale” dott. Piaggio un punteggio superiore anche perché aveva un’esperienza di 25 anni esclusivamente proprio presso il Pronto Soccorso.
Il nostro lo ritroviamo più tardi all’ospedale di Belcolle a Viterbo, dove scatena un altro putiferio. La funzione pubblica della CGIL arriva anche a minacciare giornate di sciopero contro la gestione inadeguata del Pronto Soccorso, i disservizi all’utenza e le continue pressioni ed intimidazioni agli infermieri. Questo a marzo 2011. Ad aprile dello stesso anno il direttore generale dell’ASL, Adolfo Pipino, con provvedimento immediato, trasferisce Cuzzoli a Tarquinia.
Nel frattempo troviamo Cuzzoli candidato alle amministrative di Vetralla del maggio 2011 con la lista Teresa Sestito (appoggiata dal senatore Cursi del Pdl e dalla consigliera regionale Isabella Rauti, pure lei del PDL ed ex-esponente di movimenti di estrema destra, nonchè figlia di Pino Rauti,noto estremista di destra ed esponente dell'MSI-Fiamma Tricolore, nonché moglie attuale del sindaco di Roma Gianni Alemanno). Cuzzoli non viene eletto.
Dopo appena sei mesi Cuzzoli cambia di nuovo e lo ritroviamo a Cremona a gestire la nuova organizzazione del Pronto Soccorso. Lavori di ristrutturazione per un milione e mezzo di euro e sperimentazione di un ambulatorio adiacente al Pronto Soccorso per curare le patologie di minori gravità. Sono quasi trascorsi i sei mesi di sperimentazione del progetto e già arrivano le prime proteste. Una signora anziana lamenta di essere stata dimessa i primi di aprile alle 1.30 di notte e solo dopo le sue insistenze è potuta rimanere su una brandina ad attendere il mattino. E la risposta di Cuzzoli? “ La signora è stata sottoposta a tutti gli accertamenti…Poi, dato che si era fatto molto tardi , la collega l’ha trattenuta per alcune ore in osservazione. Verso mattina è stata dimessa in buona salute… Se qualcosa non è andato come lei si aspettava non posso dirlo…” Come si può vedere dagli episodi citati, la sanità lombarda, contrariamente a quanto sostiene Formigoni, non solo fa acqua da molte parti, ma spesso è affidata a “dirigenti” il cui curriculum è alquanto discutibile, come dimostra anche quello della sig.ra Massei( su cui ritorneremo), precipitosamente dimessa dopo solo pochi mesi di attività, guarda caso poco tempo dopo l'esplosione dello scandalo “Daccò” e la perquisizione dei suoi uffici!.... In realtà in Regione Lombardia la Sanità è considerata una fonte di guadagno ed è per questo che si privilegiano le convenzioni con la sanità privata, rispetto a quella pubblica che viene progressivamente smantellata. Alla giunta Formigoni poco importa se dare in appalto un servizio sanitario porta a diminuire la qualità e la professionalità delle prestazioni mediche, cliniche e diagnostiche. Quello che conta è che queste scelte consentono di accrescere le fonti di guadagno, senza contare che ad ogni convenzione firmata e ad ogni appalto dato, si corre il rischio di alimentare il mercato delle tangenti e foraggiare affaristi come il caso Daccò insegna.
SU LA TESTA l'altra Lombardia
Milano, 31 maggio 2012