L'attuale
fase politica interna ed internazionale è estremamente complessa,
difficile, e con risvolti drammatici.
All'interno
del nostro paese le politiche economico-sociali del governo di
centro-destra di Renzi-Berlusconi-Alfano proseguono con iniziative
legislative contro il nuovo proletariato che tendono a peggiorare
sempre di più le condizioni materiali dei lavoratori e a togliere i
diritti acquisiti con anni di lotte (basti pensare alla nuova legge
sul lavoro che, di fatto, elimina l'art.18, mantiene il precariato
facendo credere di abolirlo ed introduce, legalizzandoli, strumenti
di controllo a distanza dei lavoratori e così via peggiorando...).
Sul
piano internazionale la situazione è ugualmente grave e ancora più
drammatica. L'imperialismo europeo, con Germania e Gran Bretagna in
testa appoggiati dagli USA, da mesi provoca ed interviene in Ucraina
finanziando ed appoggiando gruppi armati ad egemonia neo-nazista con
il fine di annettere l'Ucraina all'UE e condizionare e ricattare il
governo russo con improbabili sanzioni che si ritorceranno contro
l'Europa stessa.
L'Ucraina
è uno dei paesi più importanti, dal punto di vista strategico, sia
per la sua posizione geografica in Europa, sia perché da lì passano
importanti gasdotti che trasportano il gas in alcuni paesi
dell'Europa occidentale.
L'imperialismo
USA continua in modo intenso e costante a sostenere e finanziare
gruppi terroristici in Siria, Iraq, Libia e Yemen con il fine di
destabilizzare, controllare e sottoporre a propria egemonia tutta
l'area del Medio Oriente ed il Nord Africa, territori ricchi di
petrolio e di gas.
Gli
USA non si limitano a sostenere queste bande armate criminali, ma
destabilizzano continuamente l'Egitto ed intervengono direttamente
con bombardamenti nel Nord Iraq, in Siria ed al confine con la
Turchia. Un ragionamento a parte meriterà la Turchia come base
strategica dell'imperialismo USA ed europeo.
Infine,
ma non per ordine di importanza e drammaticità, abbiamo la
situazione della Palestina che diventa ogni giorno più critica dopo
l'ennesima invasione israeliana di Gaza e le continue aggressioni ed
omicidi di palestinesi, non solo combattenti.
L'ultimo
gravissimo episodio è l'omicidio di un ministro palestinese da parte
delle truppe occupanti israeliane, avvenuto l'altro giorno nel corso
di una pacifica manifestazione vicino al Muro della Vergogna che il
governo criminale di Israele ha costruito negli ultimi dieci anni.
Ricordiamo, inoltre, che i corpi speciali criminali israeliani sono
spesso addestrati nelle basi e nei poligoni sardi prima di compiere
le loro efferate aggressioni.
E'
in questo contesto che facciamo appello ad aderire e partecipare alla
manifestazione di Cagliari contro l'occupazione militare del
territorio sardo, per il blocco delle esercitazioni, per la chiusura
di TUTTE le basi militari di NATO, USA e ITALIA (Decimomannu,
Teulada, Capo Frasca, Perdasdefogu ecc...) e per la bonifica dei
territori inquinati e devastati a seguito delle criminali
esercitazioni militari.
Questa
manifestazione assume ancora maggiore importanza a seguito della
recente decisione di costruire a Teulada nuove strutture per
esercitazioni finalizzate al contrasto della guerriglia urbana.
Un
motivo in più per mobilitarsi e manifestare: l’Italia, facendo
parte della Nato, deve destinare attualmente alla spesa militare in
media dai 52 ai 72 milioni di euro al giorno, a seconda delle fonti.
C'è
di più, secondo gli impegni assunti recentemente dal governo
italiano, nel quadro dell’Alleanza Atlantica, la spesa militare
dovrà essere portata come minimo al 2% del pil, che equivarrà a
oltre 100 milioni di euro al giorno. Questo significa meno soldi per
scuola, assistenza, sanità, formazione, ricerca e nuovi sacrifici
per i lavoratori. BISOGNA
FERMARLI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!
SU LA TESTA l'altra Lombardia
SU LA TESTA l'altra Lombardia
www.laltralombardia.it
Le adesioni di partiti, associazioni e organizzazioni alla Manifestazione Nazionale di Cagliari devono essere inviate alla mail manifestada.natzionale@yahoo.it
Il programma della giornata è il seguente:
1° Sit-In - Porto Militare zona Molo
Icnusa e Piatza Darsena. Dae sa h. 9.30 a sas 11.
Corteu - dae sas h. 11 a sas h 12
2° Sit-In - Palazzo della Predidenza e
Giunta Regionale, viale Trento. Dae sas h. 12 a sas h. 16