Cremona, 27 gennaio
2015
- Il sindaco di
Cremona tenta di violare la libertà artistica dichiarando di voler
proibire un concerto dei 99posse a sostegno del compagno Emilio.
L'accusa è antifascismo.
- Nous sommes Emilio
e 99posse
- Il 28 aprile si
impedisca la solita cerimonia-farsa che i fasci tengono annualmente
al cimitero di Cremona in ricordo del criminale fascista (appeso a
piazzale Loreto)
Il sindaco di
Cremona e la sua giunta di centro-'sinistra' (PD-SEL e altri) cominciano a
vendicarsi, ma non contro i fascisti di casa pound che hanno
massacrato un compagno e causato una forte tensione sociale in città,
ma contro un gruppo musicale colpevole di sostenere l'antifascismo
militante con argomentazioni semplici, efficaci, e diffuse tra la
maggior parte dei compagni (ricordiamo che due componenti dei 99posse
sono stati aggrediti dai fascisti in passato).
La solerzia e la
determinazione delle parole del sindaco sono assurde e poco consone
ad un comportamento democratico e antifascista. Dobbiamo ripetere e
ricordare, proprio nel giorno della memoria, che il fascismo, le sue
rappresentazioni, i suoi riti e i suoi organismi sono fuori dalla
normativa costituzionale (XII disposizione transitoria della
Costituzione, leggi Scelba e Mancino) che contrasta ed impedisce
pratiche e teorie fasciste in contrasto con la Costituzione
repubblicana. I fascisti sono fuori legge.
L'unica iniziativa
che sindaco, prefetto e questore di Cremona devono proibire è quella
del prossimo 28 aprile, perché fuori legge e può generare tensioni
sociali.
Ogni anno il 28
aprile i fascisti si incontrano al cimitero di Cremona per
partecipare ad una cerimonia-farsa vergognosa in ricordo del
criminale fascista (appeso a piazzale Loreto). Questa sì che è
un'aggressione a Cremona città antifascista.
La responsabilità
di quanto accaduto a Cremona è da ascriversi a casa pound e ai suoi
adepti che da un anno, indisturbati, imperversano nella città
aggredendo compagni e distribuendo materiale di propaganda di chiara
marca razzista e fascista (d'altra parte si definiscono fascisti del
terzo millennio). Né la giunta precedente (di destra), né quella
attuale hanno mai avuto nulla da eccepire sull'operato di questi
squallidi individui. Sono stati tolleranti. E la tolleranza con i
fascisti rischia di trasformarsi facilmente in complicità.
Che dire, inoltre,
dell'unico organo di stampa locale che un giorno si e uno no pubblica
lettere e commenti di vecchi arnesi del fascismo cremonese che
inneggiano al ventennio, al duce e alla RSI (repubblica di Salò)?
Perché nessun organo istituzionale ha proibito questa vergogna
facendo semplicemente rispettare le leggi repubblicane contro il
fascismo e i fascisti?
Gravissimo che il
direttore di questo quotidiano locale abbia addirittura autorizzato
la pubblicazione dei commenti sulla manifestazione da parte di forza
nuova cremona e del responsabile di casa pound cremona, il quale era
presente all'aggressione di Emilio. I sedicenti
antifascisti-democratici non hanno nulla da dire su ciò?
Ci si scandalizza e
si reagisce in modo scomposto solo perché nel corso di una grande
manifestazione antifascista, a seguito di un ennesima aggressione
criminale, vengano infrante alcune vetrine di banche. Occorre dire
basta a queste manipolazioni e falsità e ristabilire la verità
reale violata da quasi tutti i massmedia e in particolare dal
quotidiano locale.
Cremona città
antifascista, Cremona che ha avuto il primo sindaco comunista in
Italia, Cremona che ha subìto le violenze fasciste di Farinacci, è
stata violata e mortificata dalla vigliacca aggressione fascista,
non certo dalla manifestazione di sabato 24 gennaio. Anzi
quest'ultima ha supplito alla insipienza, assenza e indifferenza
dell' “antifascismo democratico” la cui inefficacia è stata già
sperimentata storicamente. Una parola pietosa la stendiamo sui
sedicenti antifascisti che hanno abbandonato il corteo alle prime
cariche della polizia e che successivamente hanno rasentato
addirittura l'infamità con le loro dichiarazioni. Alcuni di questi
sono addirittura in contrasto con le posizioni dignitose del loro
segretario nazionale.
A tutto questo va
aggiunta la responsabilità delle forze repressive che hanno
aggredito il corteo e sparato ad altezza d'uomo un tipo di
lacrimogeni che risultano essere fuori legge. Una testimonianza
riferisce che dai piani superiori del comando di polizia urbana
sarebbero stati sparati dei lacrimogeni e questo avrebbe prodotto la
reazione degli antifascisti.
Per
concludere: la manifestazione di Cremona è stata una giornata di
antifascismo militante e determinato non solo contro i fascisti di
casa Pound, ma contro tutti i fascismi vecchi e nuovi. A Cremona si è
sancito ciò che le istituzioni e i partiti di governo, e non solo,
hanno scelto di dimenticare o manipolare cioè: il fascismo e tutte
le sue manifestazioni collaterali sono anti-costituzionali e fuori
legge ( disposizione transitoria n.12 della Costituzione
repubblicana, legge Scelba e legge Mancino del 1993), pertanto i
cittadini che si sostituiscono alle istituzioni per chiudere covi
fascisti ed impedire manifestazioni di stampo fascista e razzista ne
sono legittimati, visto che non provvede né la magistratura né i
vari governi che si sono succeduti, compreso quello di Renzi.
Con i fascisti di
varia natura non si tratta di garantire o meno la libertà di
pensiero e di parola (anche perché pensiero non ne hanno). I conti
con loro si sono chiusi definitivamente il 25 aprile 1945!
SULA TESTA l'altra
Lombardia