Le
mani di Formigoni e “Compagnia” sulla Regione
La
nuova giunta Formigoni si presenta peggio della precedente
La
prima deliberazione della nuova giunta è vergognosa
Apparentemente
tutto è cambiato, perché tutto rimanga come prima
Si
è trattato di un’operazione buffonesca condotta da politicanti
indagati e screditati .
La
nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni”
Perché
diciamo che uno dei primi atti di questa giunta di destra, la
Delibera n. IX/4184 del 22.10.2012 avente per oggetto ‘VI
provvedimento organizzativo 2012’, è vergognoso?
Per
i seguenti documentati motivi:
1.
Si afferma la volontà di diminuire gli organici e il numero di
dirigenti sentite le Organizzazioni Sindacali. NON E’ VERO. Le
organizzazioni sindacali e le RSU non sono state né sentite né
consultate. Troviamo molto grave e singolare che il primo atto della
nuova giunta sia quello di attaccare il livello occupazionale.
Facciamo presente che negli ultimi dieci anni l’organico della
Regione è già diminuito di oltre 2000 unità.
2.
Sono previste per i componenti delle segreterie politiche
retribuzioni spropositate rispetto alle retribuzioni medie dei
funzionari regionali. Infatti:
a.
Per i responsabili delle segreterie politiche è prevista una
retribuzione corrispondente alla categoria dirigenziale C3 (la più
alta)
b.
Per il responsabile della segreteria del presidente la retribuzione
della categoria C3 dirigenziale è aumentata del 50%
c.
Per i semplici collaboratori delle segreterie è prevista una
retribuzione fino alla categoria economica D6 che è la massima
categoria per i funzionari. Da notare che molti funzionari laureati e
professionalmente esperti non raggiungono neppure a fine carriera
questo livello economico
3.
E’ una iattura avere confermato ancora Sanese alla Segretaria
generale. Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di
potere costituito da dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente
fedeli al servizio delle politiche e degli interessi di Comunione e
Liberazione , della Compagnia delle Opere e del Pdl. Sanese ha
instaurato in questi anni una sorta di paternalismo aziendalista ed
autoritario che neppure in aziende private è più in vigore.
Scalzare questo sistema di potere è un obbligo prima di tutto dei
cittadini e di qualche parte della politica che ne abbia la volontà.
Non
si è avuto nemmeno la decenza di cambiare il responsabile del
personale ed altri dirigenti molto discussi in quanto facenti parte
dello ‘stock’ di 31 dirigenti entrati in Regione con un concorso
dichiarato nullo ed attualmente oggetto di un esposto alla
Magistratura.
Infine
è stata riconfermata tutta la dirigenza uscente.
Ecco
chi sono alcuni ‘tecnici’ nominati da Formigoni, alcuni con
evidenti conflitti di interessi e altri con cumuli di incarichi.
GIOVANNI
BOZZETTI assessore al Commercio, Turismo e Servizi. Al momento della
sua nomina è vicepresidente di Difesa Servizi S.p.A. , società
formalmente costituita con legge 23 dicembre 2009, interamente di
proprietà del ministero della Difesa che gestisce i beni,
l’immagine, le attività e – non ultimo – gli acquisti delle
Forze armate per un totale di quattro miliardi di uscite a cui va
aggiunta la capacità di spesa dovuta alle entrate. La società, le
cui quote sono interamente in mano al ministero , è stata fortemente
voluta dall’allora ministro La Russa (di cui Bozzetti è da sempre
uno stretto collaboratore come dichiara egli stesso sul suo sito). E’
amministrata dal consiglio di amministrazione, composto da otto
consiglieri scelti dal ministro che ha l’ultima parola anche sulla
nomina dei dirigenti. Tutte le spese della Difesa sono un affare
privato perché il consiglio di amministrazione è in grado di
operare con un consistente margine di discrezionalità e di autonomia
e, in particolare, senza alcun controllo da parte del Parlamento. Tra
i compiti principali di questa società la gestione del ricchissimo
patrimonio immobiliare. Il consiglio può ristrutturarlo o aprirci
persino degli alberghi, tranne venderlo, mentre i terreni del demanio
militare sono disponibili per nuove centrali energetiche “da fonti
rinnovabili”. A norma di Statuto nessuno dovrà dimettersi dalle
poltrone già occupate.
GIUSEPPE
ELIAS assessore all’agricoltura. E’ titolare di una azienda
agricola nel lodigiano ed è da dieci anni un convinto sostenitore
degli OGM. Da un intervista pubblicata su Terra e Vita del giugno
2008 “Qual è la sua risposta a chi ritiene gli ogm dannosi per la
salute o per l’ambiente? È una tesi assolutamente infondata. Non
esiste una ricerca seria che dimostri che gli ogm siano dannosi per
la salute o per l’ambiente. Al contrario, oltre dodici anni di
utilizzo dimostrano gli importanti benefici che derivano dalle
colture sviluppate grazie alle biotecnologie e comprovano, allo
stesso tempo, che il loro impiego è sicuro.”
ANDREA
GILARDONI assessore a Infrastrutture e Mobilità. E’ presidente
dell’osservatorio dei COSTI DEL NON FARE che supporta l’attività
dello sviluppo di infrastrutture quali la Pedemontana, l’alta
velocità Milano-Verona, il termovalorizzatore di Rimini, la quarta
corsia Milano-Bergamo, l’impianto a carbone di Torrevaldaliga nord
ecc…. Il Gilardoni ha anche scritto un libro sui costi del mancato
sviluppo del nucleare in Italia!
Ma
la cosa più sorprendente è la riconferma di Giuseppe Grechi come
delegato del presidente per la Trasparenza.
Tra i suoi compiti il coordinamento delle attività di comitati,
commissioni, organi che hanno a che fare con procedure che riguardano
lo smaltimento dei rifiuti, le autorizzazioni all’attività
estrattiva (cave) e le gare d’appalto. Dopo gli arresti di Nicoli
Cristiani, Locatelli e Rotondaro per corruzione e traffico di rifiuti
illeciti , dopo il sequestro della discarica di Brescia e di
Montichiari per gestione dei rifiuti in violazione alle prescrizioni
di legge, è quanto meno di cattivo gusto l’aver scelto di
riconfermare questa persona ex presidente della Corte di Appello di
Milano. Il suo nome emerge nell’inchiesta romana sulla cosiddetta
loggia segreta P3 per le ‘disinvolte’ telefonate con Pasqualino
Lombardi giudice tributarista e con Arcangelo Martino entrambi finiti
in carcere nel 2010, insieme all’ex piduista Flavio Carboni, che
secondo la tesi della Procura di Roma erano componenti di una loggia
segreta che pilotava le nomine dei Magistrati. Grechi non è
coinvolto, ma la sua figura non esce bene da questa storia. Anche
perché la presunta P3 aveva puntato sulla nomina di Marra alla
successione di Grechi alla presidenza della Corte di Appello di
Milano, che viene nominato presidente e poi si dimette a seguito del
coinvolgimento nell’inchiesta P3. E’ lo stesso Marra che
riammette la lista Formigoni alle elezioni regionali 2010 nonostante
le oltre 600 firme false.
Inauguriamo
la nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni” . Cercheremo di
monitorare tutte le dichiarazioni che d’ora in poi Formigoni farà
sul “buon governo della Regione Lombardia”
Bestiario
n. 1
Non
si ferma la sfacciataggine di Formigoni, come si suol dire ‘non
tiene vergona’. Ieri ha dichiarato al convegno dell’Agenzia di
ricerca per la Sclerosi laterale amiotrofica che le continue e
pesanti riduzioni di bilancio dello Stato sulla ricerca sanitaria
possono mettere in grande difficoltà anche la Lombardia, unica
grande Regione in pareggio di bilancio da molti anni. Si è
dimenticato di dire che i ticket sanitari sono tra i più alti in
Italia e che sono aumentati ultimamente e che almeno questi aumenti
potevano essere evitati visto che l’inchiesta sulla Fondazione
Maugeri di Pavia, che vede indagato lo stesso Formigoni per
corruzione aggravata, ipotizza che quasi 70 milioni di euro siano
stati sottratti e trasferiti all’estero
Milano,
26 ottobre 2012
SU
LA TESTA l’altra Lombardia
SANESE E FORMIGONI: si sta arrivando alla cupola
Nell’ambito dell’inchiesta Maugeri interrogato ieri per 12 ore, come testimone, Nicola Maria Sanese, da 17 anni segretario generale della Regione Lombardia, con uno stipendio attuale di oltre 200 mila euro l’anno.
E’ da più di un anno che sollecitiamo l’attenzione sul segretario generale della Regione Lombardia che è da 17 anni l’eminenza grigia di Formigoni e il depositario di informazioni particolari sulla attività della giunta. Anche questa volta i fatti ci danno ragione. Le nostre richieste e denunce si
dimostrano più che mai valide. In Regione Lombardia non si muove foglia che Sanese non voglia. Ex andreottiano, ex sottosegretario ai servizi segreti, seleziona attentamente i dirigenti, li riunisce costantemente per indicare loro come raggiungere obiettivi, con modalità e procedure da cui non si deve sgarrare. In 17 anni sono stati emarginati o messi in condizione di lasciare quelli non disposti alla subordinazione e all’obbedienza.
Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di potere costituito da
dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente fedeli al servizio delle politiche e degli interessi di Comunione e Liberazione , della Compagnia delle Opere e del Pdl. Sanese ha instaurato in questi anni una sorta di paternalismo aziendalista ed autoritario che neppure in aziende private è più in
vigore.
Alla luce delle ultime vicende giudiziarie i tentativi di Sanese e ‘Compagnia’ di sostenere il ‘buon governo’ di Formigoni dopo gli scandali sulla sanità lombarda e sulla corruzione relativa alla discarica di amianto di Cappella Cantone non fanno che aggravare la loro posizione. Come non dimenticare la lettera pubblica dei dirigenti regionali a sostegno dell’operato di Formigoni
che di fatto era stata imposta da Sanese (una mail comunicava a tutti i dirigenti il testo che si dava già per condiviso, e si chiedeva solo di segnalare la eventuale NON ADESIONE), o gli 80.000 euro di soldi pubblici sprecati per pubblicare su 4 quotidiani uno spot che difendeva la sanità regionale, ormai inefficiente e pervasa dalla corruzione, o gli incontri vis a vis con Sanese che ‘quadri’ e il resto del personale ‘fedele’ potevano ‘prenotare’ in giorni prestabiliti e in numero contingentato.
Il fondo, poi, si è toccato lo scorso 29 ottobre, dopo l’insediamento-farsa della nuova giunta. Sanese ha convocato tutto il personale della giunta in videoconferenza annunciando l’intervento personale di Formigoni (per aprire la sua campagna elettorale?). Si sono usati strumenti pubblici per fare propaganda usando strutture pubbliche.
Formigoni e Sanese continuano ad operare indisturbati in Regione Lombardia e a sperperare denaro pubblico anche grazie al silenzio assordante delle opposizioni, tutte impegnate nei giochi di palazzo per riprendersi il potere o conquistarsi poltrone. Seguiranno a breve altri comunicati sulle
situazioni specifiche.
22 novembre 2012
SU LA TESTA l’altra Lombardia
www.laltralombardia.it
Nessun commento:
Posta un commento